PROBLEMI DELLA PELLE: SOLUZIONI NATURALI PER DERMATITI, ECZEMI, PSORIASIArticoli correlati: |
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Esamineremo i disturbi più frequenti, le dermatiti o eczemi, in particolare le dermatiti su base allergica, la dermatite atopica, le dermatiti da pannolino e la "crosta lattea" dei bambini, la dermatite seborroica, la pityriasis capitis o forfora, la psoriasi, cercando di individuare, se possibile, i rimedi fitoterapici che possano eliminare, o almeno attenuare, ciascun problema, anche coadiuvando eventuali terapie farmacologiche. Il termine più consueto per definire una infiammazione della pelle è dermatite, che è sinonimo di eczema: entrambi si riferiscono genericamente a un processo infiammatorio della pelle, causato da varie situazioni e quindi a diversi tipi di alterazioni, che possono essere accomunate da sintomi simili, quali eritema (arrossamento della pelle), prurito, desquamazione, comparsa di bollicine o vescicole, fino a lesioni e lacerazioni dell'epidermide. La dermatite in senso lato non è contagiosa, solitamente non pregiudica la salute generale dell'organismo, ma può influire notevolmente sulla vita di relazione dell'individuo che ne è affetto e condizionarne talvolta anche pesantemente il benessere. E' necessario comunque, in presenza di una dermatite, o eczema, effettuare da parte del medico una diagnosi certa, che non è sempre agevole, proprio per la similitudine dei sintomi che si possono presentare. Ribes nero Altre piante dalle proprietà antiallergiche sono considerate la Perilla, il fungo medicinale Reishi (Ganoderma lucidum), e il Basilico santo (Tulsi), dalle proprietà immunomodulanti e immunostimolanti che sostengono le difese dell'organismo ed esplicano un'azione antistaminica: sono indicati in caso di dermatite atopica, orticaria, eczema da contatto, intolleranze alimentari con manifestazioni epidermiche. Oltre ai fitoterapici appena nominati, si può prendere in considerazione una integrazione, specie per i bambini, di un particolare alimento naturale, il latte di Asina, il più simile in natura al latte materno umano, con un ridotto contenuto di caseine (sostanze implicate nei fenomeni allergici), che manifesta importanti proprietà antiallergiche poiché limita e previene il rilascio di immunoglobuline IgE (gli anticorpi dell'allergia). Timo Per ristabilire l'equilibrio idrolipidico e acido del cuoio capelluto si può intervenire con particolari shampoo a base oleosa ma solubili in acqua, contenenti estratti vegetali, come il Timo, dall'azione sebo-normalizzante e disinfettante, utili in particolar modo per allontanare delicatamente dalla cute le squame spesse e untuose e rallentarne la proliferazione; esse, soffocando i bulbi piliferi, possono favorire la caduta dei capelli: talora infatti la dermatite seborroica è associata alla alopecia androgenetica. Se la base oleosa solubile in acqua contiene Ricino, si eserciterà anche un'azione rinforzante sui bulbi piliferi, i quali, liberati dallo spesso strato di cellule morte e sebo, potranno generare capelli sani e forti. La solubilità della base oleosa consente di eliminare l'olio, carico di sporco, germi, untuosità, cellule morte, polvere, sostanze inquinanti ambientali, mediante un semplice risciacquo, senza un'ulteriore applicazione di detergenti schiumogeni aggressivi, che potrebbero alterare nuovamente l'equilibrio idro-lipidico della cute e delle secrezioni sebacee; si eviterà inoltre l'effetto rebound che stimolerebbe, con un'azione detergente e sgrassante eccessiva, una ulteriore produzione anormale di sebo, dalla composizione anomala favorente l'attecchimento del fungo. Enotera Sul viso e altre zone del corpo, la dermatite seborroica trarrà giovamento dall'applicazione frequente di creme specifiche contenenti oli cosmetici scelti fra quelli di Enotera, Borragine, Girasole, Mandorle, Lino, Rosa mosqueta, o burro di Karitè, dall'azione nutriente, emolliente e idratante; e inoltre estratti di Elicriso, Echinacea, Camomilla, Salvia, Amamelide, Calendula, Aloe vera, Ginkgo biloba, Rosa canina, e oli essenziali di Bergamotto, Limone, Boswellia, Melaleuca, dall'azione antinfiammatoria, normalizzante, disarrossante, sebo-equilibrante, lenitiva, antimicrobica, immunomodulante delle difese della cute con effetto barriera che limita la disidratazione della pelle e il contatto con agenti esterni irritanti e sensibilizzanti, alleviando i fastidi cutanei. Gli stessi prodotti consigliati per la dermatite seborroica del cuoio capelluto sono indicati anche per la Pityriasis capitis, o forfora, considerata una variante più lieve della dermatite seborroica. Si può distinguere una forfora grassa (pitiriasi steatosica) e una forfora secca (pitiriasi sicca), per cui si sceglierà il rimedio più adatto al tipo di alterazione. Per la forfora grassa valgono le stesse considerazioni e gli stessi rimedi fitoterapici consigliati per la dermatite seborroica. Per la forfora secca, che produce piccole squamette che tendono a "spolverare" facilmente, lo shampoo, sia su base oleosa che schiumogeno, è vantaggiosamente abbinato alla Propoli, il principio attivo batteriostatico prodotto dalle api, che igienizza e protegge la cute, riduce il prurito e la desquamazione e ne rallenta la formazione, oltre a Tea Tree Oil, battericida, e estratti di Menta e Lavanda, purificanti, deodoranti, rinfrescanti. Calendula Elicriso È necessario perciò gestire nel tempo il problema, mediante la somministrazione del già menzionato latte di Asina, che abbiamo detto avere proprietà antiallergiche, per influire sulla componente allergica del disturbo, e con l'applicazione locale di creme idratanti, lenitive, antinfiammatorie, a base di componenti naturali quali gli oli di Borragine, Enotera, Iperico, Jojoba, Elicriso, dalle proprietà nutrienti e antinfiammatorie che ripristinano la componente lipidica dell'epidermide ed evitano la secchezza cutanea; e inoltre l'Aloe vera, le mucillagini di Altea e l'estratto di Liquirizia, dall'azione lenitiva, protettiva e idratante, che favoriscono il ripristino delle caratteristiche fisiologiche di barriera della pelle. Aloe vera Un'altra alterazione della pelle abbastanza frequente, talvolta anche invalidante, è la psoriasi (termine che deriva dal greco psorìasis = scabbia), una malattia infiammatoria della pelle assolutamente non infettiva, nonostante l'etimologia: la vera scabbia, un'infestazione infettiva causata dall'acaro Sarcoptes scabiei, un parassita della pelle, nulla ha a che fare con la psoriasi. La causa della psoriasi non è esattamente nota, ma sembra che intervengano varie cause ambientali che agiscono su una componente genetica, cioè su un terreno geneticamente predisposto sul quale, perché la malattia si manifesti, devono intervenire fattori ambientali scatenanti, anche di natura psicosomatica, come un forte stress psicologico, uno stress fisico, o un periodo particolarmente negativo della vita del soggetto, quali un intervento chirurgico o un lutto. Anche una cattiva alimentazione, il fumo e l'alcool possono costituire un rilevante fattore di rischio. La psoriasi si manifesta a carattere cronico e recidivante, con periodi di esacerbazione dei sintomi, spesso in inverno, alternati a periodi di remissione, solitamente in estate. Può manifestarsi in varie forme, ma in generale è caratterizzata dalla presenza di chiazze o placche ipercheratosiche, più o meno estese secondo la gravità e la tipologia della malattia, arrossate, ricoperte da squame cornee stratificate, biancastre e traslucide, che, se raschiate grattandosi o per cercare di eliminarle (pratiche assolutamente sconsigliate), possono provocare facilmente piccole fuoruscite puntiformi di sangue. La psoriasi può manifestarsi su qualunque parte del corpo, ma con maggiore frequenza si instaura su gomiti, ginocchia, mani, piedi, cuoio capelluto, regione sacrale; nel 20% dei soggetti le lesioni cutanee interessano vaste zone della superficie corporea, anche del tronco o delle gambe. La psoriasi può insorgere con uguale frequenza nei due sessi e a qualunque età, ma si manifesta solitamente per la prima volta verso i 20-30 anni, con una frequenza rilevante, in circa il 75% dei casi, dopo i 40 anni. Essendo la patologia cronica e recidivante, per cercare di mantenere il più a lungo possibile i periodi di remissione e ridurre le problematiche e i fastidi nei periodi di esacerbazione dei sintomi, si possono mettere in atto trattamenti naturali coadiuvanti, volti a circoscrivere l'estensione delle lesioni, a diminuirne la squamosità e l'arrossamento, contrastare il prurito, e a rendere la pelle meno ispessita, più morbida ed elastica. Borragine Localmente, può essere utile effettuare lavaggi locali con soluzioni e/o shampoo delicatamente esfolianti a base di alfa idrossiacidi (acidi della frutta o AHA, acido glicolico, lattico e tartarico), acido salicilico, salicina estratta da Salix alba, che, provocando l'esfoliazione delle cellule superficiali, aiutano a rimuovere gli ispessimenti squamosi ipercheratosici, riattivano la formazione di nuove fibre elastiche di collagene ed elastina, rendono la cute più idratata, tonica e compatta, mentre gli estratti di Aloe e Menta rinfrescano la cute, leniscono l'infiammazione e riducono il prurito. Melaleuca (Tea Tree) La vitamina E e l'acido ialuronico, in sinergia con i suddetti fitoterapici, svolgono un'azione citoprotettiva, cicatrizzante, restituiva e dermoriparatrice, idratante, nutriente e lenitiva, antinfiammatoria, antiarrossamento e antibatterica, e inoltre antiossidante contro l'azione deleteria dei radicali liberi, responsabili anche delle reazioni infiammatorie e degenerative a livello tissutale. Dott.ssa Marina Multineddu |
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